È solo un viaggio
La traversata in mare approda sul palco di Sanremo
“E’ difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco.
Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare con il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi”.
Gianni Rodari
Sul palco dei fiori si affaccia il dramma del viaggio dei migranti. Con la sua spoken word (canzone recitata) Mirko Mancini, in arte mirkoeilcane, cantautore romano di 31 anni, racconta il viaggio in mare intrapreso da una famiglia di migranti e lo fa rubando quella dolcezza e quell’innocenza che solo i bambini sanno avere.
“Uno va in vacanza per la prima volta e quelli lì davanti sono capaci di sbagliare rotta”, si rammarica Mario, 7 anni, chiuso su quella barca, “che poi chiamarla barca ci vuole un bel coraggio”.
Lo aveva già fatto Benigni, prima di lui, e quella strategia dimostra di funzionare ancora.
Porta l’attenzione là, dove dovrebbe essere, oltre colori e culture: è “solo” un viaggio, sono “solo” persone.