Glossario by UNHCR
[In Giappone si ritiene che le parole abbiano un’anima, la cosiddetta “anima della parola”. Si pensa che soltanto pronunciando le parole si abbia il potere di trasformare il mondo. Le parole influenzano in maniera molto forte la nostra coscienza.] – La risposta dell’acqua di Masaru Emoto
Profugo. Termine generico che indica chi lascia il proprio paese a causa di guerre, persecuzioni o catastrofi naturali.
Richiedente asilo. Colui che è fuori dal proprio paese e inoltra, in un altro stato, una domanda di asilo per il riconoscimento dello status di rifugiato. La sua domanda viene poi esaminata dalle autorità di quel paese. Fino al momento della decisione in merito alla domanda, egli è un richiedente asilo (asylum-seeker).
Rifugiato. Il rifugiato (refugee) è colui che è costretto a lasciare il proprio paese a causa di conflitti armati o di persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche. A differenza del migrante, egli non ha scelta: non può tornare nel proprio paese perché teme di subire persecuzioni o per la sua stessa vita.
Sfollato. Spesso usato come traduzione dell’espressione inglese Internally displaced person (IDP). Per sfollato si intende colui che abbandona la propria abitazione per gli stessi motivi del rifugiato, ma non oltrepassa un confine internazionale, restando dunque all’interno del proprio paese. In altri contesti, si parla genericamente di sfollato come di chi fugge anche a causa di catastrofi naturali.
Migrante. Termine generico che indica chi sceglie di lasciare il proprio paese per stabilirsi, temporaneamente o definitivamente, in un altro paese. Tale decisione, che ha carattere volontario anche se spesso è indotta da misere condizioni di vita, dipende generalmente da ragioni economiche ed avviene cioè quando una persona cerca in un altro paese un lavoro e migliori condizioni di vita.
Migrante irregolare. Chi, per qualsiasi ragione, entra irregolarmente in un altro paese. In maniera piuttosto impropria queste persone vengono spesso chiamate ‘clandestini’ in Italia. A causa della mancanza di validi documenti di viaggio, molte persone in fuga da guerre e persecuzioni giungono in modo irregolare in un altro paese, nel quale poi inoltrano domanda d’asilo.
Extracomunitario. Persona non cittadina di uno dei ventisette paesi che attualmente compongono l’Unione Europea, ad esempio uno svizzero.
Beneficiario di protezione sussidiaria. Chi, pur non rientrando nella definizione del termine ‘rifugiato’ ai sensi della Convenzione del 1951 poiché non sussiste una persecuzione individuale, necessita comunque di una forma di protezione in quanto, in caso di rimpatrio nel Paese di origine, subirebbe un ‘danno grave’ a causa di conflitti armati, violenze generalizzate e/o massicce violazioni dei diritti umani.
Beneficiario di protezione umanitaria. Fino al 2008 in Italia, come in altri paesi dell’Unione Europea, non era prevista la concessione della protezione sussidiaria, bensì di quella ‘umanitaria’, che è rimasta in forma residuale nell’ordinamento italiano, anche se prevede minori diritti della protezione sussidiaria e dello status di rifugiato.