Progetto Itaca si propone di seguire l’accoglienza e l’inserimento dei richiedenti asilo su invio delle Prefetture di Como e di Lecco nella società e sul territorio italiano, grazie alla creazione di progetti concreti ideati sulla considerazione e valorizzazione dell’ospite nella sua globalità per condurlo verso la riconquista della propria autonomia. Non esiste un modello unico di intervento: il percorso è elaborato partendo dai bisogni, dalle potenzialità e dai limiti dell’ospite, così da permettere uno sviluppo armonico della persona. L’instaurarsi di relazioni significative e diversificate tra gli ospiti, l’équipe di struttura e il territorio permette a ciascuno di mettere in campo competenze relazionali e modalità di volta in volta adeguate. Ogni percorso una volta tracciato è sottoposto a valutazioni e verifiche periodiche, facendo divenire gli stessi richiedenti protagonisti attivi del loro percorso di accoglienza.
L’obiettivo, che si pongono gli educatori di Progetto Itaca, è quello di offrire agli ospiti la possibilità di un percorso verso l’autonomia e l’inclusione sociale nel territorio.
Il pedagogista clinico non si rivolge né alla patologia né al malato, ma alla persona che vive con disagio i cambiamenti che deve affrontare nel corso della sua vita.
Lo psicologo ha un ruolo chiave nell’integrazione per far incontrare le esigenze del singolo con il progetto di accoglienza al fine di offrire un supporto specifico […]
L’assistente sociale si occupa di tutte le fasi dell’inserimento sociale dei richiedenti asilo con l’obiettivo generale di riacquisizione dell’autonomia del singolo […]
I richiedenti asilo hanno diritto alla parità di trattamento e piena uguaglianza rispetto ai cittadini italiani per quanto concerne l’assistenza sanitaria.
Lo straniero perseguitato nel suo Paese d’origine può trovare asilo e protezione sul nostro territorio con il riconoscimento dello status di rifugiato.
La principale finalità della mediazione è favorire la comunicazione al di là delle possibili incomprensioni dovute alla distanza linguistica e culturale.
L’assistenza generica alla persona è garantita dagli operatori di struttura in continuo accordo con i responsabili delle diverse aree che compongono il servizio di accoglienza di richiedenti asilo politico.
Il Regolamento Dublino definisce principalmente la competenza degli Stati nelle richieste d’asilo, è entrato in vigore nel 1999 ed è stato riformato tre volte. Il punto principale del Regolamento Dublino III, attualmente in vigore, è il principio secondo cui sono i Paesi di primo approdo a doversi far carico delle domande di protezione internazionale di chi arriva: una norma che grava in particolare sui paesi di frontiera (come Italia e Grecia).
Il principio fondamentale che regola l’accesso del richiedente asilo alle misure di accoglienza è che deve risultare “privo di mezzi sufficienti a garantire una qualità di vita adeguata per il sostentamento proprio e dei propri familiari” (art. 14, co. 1 D. Lgs. 142/15).
La valutazione sull’insufficienza dei mezzi di sussistenza è operata dalla Prefettura-UTG (art. 14, co. 3 D.Lgs. 142/15) “con riferimento all’importo annuo dell’assegno sociale“.