Innanzitutto un gruppo di persone, che si dedica all’attuazione di programmi di assistenza e protezione sociale, creando percorsi individuali e famigliari atti a favorire l’integrazione nel territorio e delineando linee progettuali stabili nel tempo. Mettiamo in campo professionisti, come educatori, psicologici, mediatori culturali e consulenti legali, che formano un’équipe multidisciplinare in continua evoluzione e formazione.
Focalizzandoci sul presente, ci inseriamo sul territorio come agente di sviluppo della comunità, intesa come luogo di relazioni tra le persone, promuovendo le risorse individuali e sociali di ognuno in modo da favorire l’intraprendenza dell’individuo per mezzo del principio di sussidiarietà. Agevoliamo il dialogo, cercando di ledere le barriere socio-culturale e provando a fare della diversità un punto di forza e di evoluzione della società. Mettiamo l’accento sulla disponibilità all’ascolto e alla comprensione e cerchiamo di creare una rete di legami che supportino le persone in una temporanea situazione di disagio nel ricostruire la propria identità.
Ogni nostro progetto attivo ha questa missione che viene realizzata:
Lavoriamo per la crescita di una comunità solidale, capace di valorizzare le diversità e di rispondere ai nuovi bisogni. Proviamo a far nascere alchimie tra la vita delle persone, la dignità del singolo e il rispetto per tutti per arrivare a non lasciare sole le diverse entità culturali, favorendo gli scambi, l’integrazione e la consapevolezza di far parte di una società non omogenea in cui si inseriscono tradizioni, valori e regole diverse. Tendiamo ad avvalerci del concetto di aiuto reciproco, per far sì che persone e famiglie in difficoltà vengano supportati al fine di superare il possibile isolamento causato da una situazione di momentanea sofferenza, ritrovando nel tempo del dolore e della difficoltà stessa le risorse per uscirne più forti. Non da ultimo, trovare un’occupazione a tutti è un obiettivo che ci vede impegnati nelle politiche del lavoro.
La centralità della persona è importante anche a livello di organizzazione, così che dipendenti e collaboratori diventino ambasciatori della visione della Cooperativa.
“Fai la differenza per gli altri e per te.
Un paese vuol dire non essere soli.”
Il Regolamento Dublino definisce principalmente la competenza degli Stati nelle richieste d’asilo, è entrato in vigore nel 1999 ed è stato riformato tre volte. Il punto principale del Regolamento Dublino III, attualmente in vigore, è il principio secondo cui sono i Paesi di primo approdo a doversi far carico delle domande di protezione internazionale di chi arriva: una norma che grava in particolare sui paesi di frontiera (come Italia e Grecia).
Il principio fondamentale che regola l’accesso del richiedente asilo alle misure di accoglienza è che deve risultare “privo di mezzi sufficienti a garantire una qualità di vita adeguata per il sostentamento proprio e dei propri familiari” (art. 14, co. 1 D. Lgs. 142/15).
La valutazione sull’insufficienza dei mezzi di sussistenza è operata dalla Prefettura-UTG (art. 14, co. 3 D.Lgs. 142/15) “con riferimento all’importo annuo dell’assegno sociale“.